Non si tratta di un ebook, quindi questo torrent non sarà classificato nella sezione Biblioteca.
Si tratta invece di un documentario: No Gods, No Masters: A History of Anarchism di Tancrede Ramonet, basato sul libro omonimo di Daniel Guerin.
L'opera è divisa in tre parti:
Lust for Destruction (1840-1906)
Nato in Francia, intorno alla Comune di Parigi e sulla scia della Rivoluzione francese, l'anarchismo diffonde rapidamente le sue teorie in tutto il mondo. Tuttavia, l'anarchismo ha suscitato presto paura nella gente, non solo perché in tutto il mondo ha combattuto la guerra per la giornata lavorativa di 8 ore, ha fondato scuole senza Dio e senza padrone e ha promosso l'amore libero, ma anche, e soprattutto, perché di tanto in tanto è stato veloce nell'usare la violenza e nel distruggere l'autorità in modo estremamente concreto. Da Ravachol a Bonnot, dall'assassinio dell'imperatrice Sissi d'Austria alla battaglia di Stepney, dalle bombe ai raid, l'anarchismo è diventato la bestia nera dei capi di Stato e dei reali che, nel tentativo di proteggersi da esso, hanno creato leggi anti-terrorismo tuttora in vigore.
Land and Liberty (1907-1921)
All'inizio del XX secolo, tutto sembrava andare a gonfie vele nel migliore dei mondi libertari, perché l'anarchismo si era liberato dei suoi vecchi demoni. E grazie alle grandi ondate migratorie che hanno portato il movimento nelle zone più remote del mondo, è stato in grado di radunare alla sua causa una parte importante dei contadini. Ma per far trionfare il loro ideale, di fronte all'imminenza di un conflitto mondiale, i libertari non potevano più permettersi solo di indulgere in velleità e pensare a pratiche generose. Dovevano prendere le armi e passare nuovamente all'offensiva. E così, dalle due sponde del Messico alle vaste steppe dell'Ucraina, in un'epoca piena di suoni e di furori, Nestor Makhno e i fratelli Flores Magon si trovarono in prima linea nelle prime grandi rivoluzioni del XX secolo, cercando di cambiare il mondo una volta per tutte.
In Memory of the Vanquished (1922-1945)
Con l'assassinio di quasi un terzo dei lavoratori europei in alcuni paesi, la Prima Guerra Mondiale ridusse al silenzio la massa militante. Ma furono soprattutto le misure repressive delle grandi democrazie che, dalle deportazioni alle esecuzioni, diedero un duro colpo al movimento anarchico. In questo fertile periodo tra le due guerre, in cui il capitalismo partorì più che mai le sue due bestie feroci, lo stalinismo e il fascismo, l'anarchismo continuò a essere l'unica forza di resistenza del popolo, di fronte all'idra totalitaria che generalizzava sempre più il furto e industrializzava la morte. Da Boston a Barcellona, da Tokyo a Parigi, l'anarchismo doveva condurre una lotta su tutti i fronti. Fu infine in Spagna, nel corso di una guerra che assomigliava a una rivoluzione, che il movimento arrivò finalmente a sfiorare l'utopia.
Buona visione!